martedì 20 novembre 2007

Nonne Papere at Work: ZUPPA FAVE E CICORIA

Ecco qui il contributo odierno. Arriva da Carla, mia ex collega (due volte ex collega: prima l'Unità poi Diario).

Cara Mari, giusto per risponde alla sfida con il senso di competizione che ci è proprio eccoti una ricetta terronissima in risposta alla torta di noci: me l'ha preparata un'amica pugliese e me la ricordo come un ottimo ben venuto , ma non so come scrivere dentro il tuo blog, o meglio forse dal computer di lavoro proprio non posso entrarci perciò la mando a te.

E' la zuppa di fave e cicoria. Se trovi cicoria (alias catalogna)saporita e olio di prima qualità è una delizia. Si fa così: mezzo chilo di fave secche spezzate (quelle senza buccia) in una pentola d'acqua per tre quarti d'ora fino a che non si spappolano, poi le fave si passano e si condiscono con sale pepe e olio (volendo fare una cosa più esotica si può provare a mettere cumino o noce moscata) nel frattempo si fa bollire la cicoria che poi si ripassa in una padella con aglio. Si serve il passato in una scodella e la cicoria in un piattino a parte o a scelta si aggiunge all'ultimo alla zuppa.

Ps: aprire le finestre dopo aver cotto le fave che puzzano più del cavolo assicurarsi che chi mangia la zuppa non sia malato di favismo

2 commenti:

Ansietta Kammerlander ha detto...

Fra un po' modifico il titolo del blog nel più realistico "L'Adipe di Ansia". :-(

Franz Mosco ha detto...

Questa l'ho mangiata a Bari una decina di anni fa e ancora me la sogno di notte!

yummmm :P

Mosco