venerdì 9 novembre 2007

Grazie, David

Non posso dire che l'israeliano David Grossman sia uno dei miei scrittori preferiti, anche se ho trovato sublimi le prime cento pagine di "Vedi alla voce: amore". La sua attenzione alla psicologia dei personaggi nei romanzi lo rende spesso ossessivo, difficile da leggere, faticoso. Ma mi è sempre piaciuto come giornalista e come uomo, per i suoi reportage limpidi, per quella sua aria da secchione un po' timido (quasi woodyalleniano), per la sua tenerezza di padre. Trovo che le sue storie per bambini siano meravigliose. Dai "racconti di Itamar" – la Mondadori ne ha pubblicati parecchi, anche sotto forma di raccolte – emerge una dimensione paterna fatta di poesia, di comprensione delle paure, di rispetto. Come se Grossman fosse un papà un po' mammo e un po' bambino.

Qualche giorno fa David Grossman ha compiuto un gesto che ho apprezzato, rifiutandosi di stringere la mano del primo ministro israeliano Ehud Olmert. A Grossman stavano consegnando il premio Emet, uno dei principali riconoscimenti letterari nazionali. Si sa come vanno queste cerimonie, l'etichetta prevale sulle posizioni politiche. Grossman e Olmert avevano avuto l'anno scorso uno scontro formalmente educato, ma durissimo nella sostanza. Il primo ministro aveva tentato di liquidare le critiche di Grossman alla politica israeliana come le parole irrazionali di un padre affranto per la morte del primogenito Uri – caduto in Libano – e non come quelle di un rigoroso e lucido militante per la pace.

L'altro giorno, silenzioso e riservato come sempre, Grossman ha tirato dritto sul palco. Niente gesti eclatanti, niente voci alzate. Solo una stretta di mano negata, ma davanti al Paese intero.
Penso che Itamar possa essere orgoglioso.

3 commenti:

Franz Mosco ha detto...

Coerente. Altro che vizi privati e pubbliche virtu'.

Ciao Ansietta, benvenuta fra gli autoreferenziali, vuoti e stupidissimi blogger ;)

MoscO

Ansietta Kammerlander ha detto...

Cuccata subito! Ma cercherò di non cadere nel tranello dell'autoreferenzialità. Casomai avvisatemi...
A proposito, che ne pensate di me? Vi piaccio? ;-)
Ciao Moscaccia.

Franz Mosco ha detto...

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